venerdì 29 giugno 2012

Castel Burio a Costigliole d'Asti
Il cammino rimarrà un segreto che guide e manuali non sveleranno mai fino in fondo, poiché è un segreto mutevole. 
Se ci si smarrisce dentro è solo per meglio ritrovarvisi. Ci si perde a ragion veduta, nel senso che, a perdercisi, c'è tutto da guadagnare. E' allora che il cammino... vi introduce in mondi che, se foste stati certi del percorso, non avreste mai conosciuto.

Tratto da "La ballata dei pellegrini" di Edith de la Héronnière.

mercoledì 27 giugno 2012

copyright Franco Bello ( autorizza gratuitamente l'uso all'interno di questo blog)

Erich Keller nasce il 27 marzo 1919  a Costanza in Germania, sul lago di Costanza.
Dal 1939 al 1945 la 2° Guerra Mondiale lo segna in modo profondo sia nel fisico che nel morale e lo restituisce superstite a un mondo distrutto che per lui coincide a un mondo vivo dove vivere.
Il 1948 segna l'inizio della pittura con l'incontro di due grandi maestri Julius Bissier, pittore tedesco (Friburgo 1893-Ascona 1965), riconosciuto virtuoso della pittura ad inchiostro con forti infuenze orientali.E Richard Bampi , pittore tedesco e ceramista (San Paolo 1896-Kandem 1965). 






Erich Keller
1919-2010







copyright Franco Bello ( autorizza gratuitamente l'uso all'interno di questo blog)

mercoledì 13 giugno 2012

Passeggiata tra i vigneti a Costigliole d'Asti. Il bello della natura è che è in continua evoluzione,tutto muta e tutto si trasforma. I vigneti sono di un verde brillante in questa stagione , ad attraversare i filari provo sempre delle emozioni indescrivibili, ed io sono solo un' osservatrice, non ho mai contribuito alla nascita di una sola gemma ma solo osservato, annotato, raccontato. Tutt'intorno ai vigneti resistono ancora splendidi boschetti e "ciabòt" in pietra che rendono il paesaggio particolarmente affascinante. Il tempo è splendido... Sto bene. Un vento leggero spazza l'erba, accarezza le spighe di grano che stanno già iniziando a cambiare colore. Cosa c'è più bello di camminare in mezzo alla natura: camminare innanzitutto è scoprire, è portare una musica dentro... e soprattutto vedere, e qui c'è tutto un mondo ......ogni collina ,ogni vallata, ogni bricco sa raccontarsi e lascia che sia tu a raccontare .... che emozione poter fotografare un bicchiere di barbera in fasce. siti

venerdì 8 giugno 2012



30 GIUGNO 2012 
inaugurazione ore 18,00




www.davidelajolo.it/adl_associazione.php
www.parcoletterario.it/it/autori/lajolo.htm
Costigliole d'Asti,  la nostra è la storia di  una grandissima tradizione , non solo si mangia in modo eccellente ,  ma si beve anche egregiamente: e quando alla qualità e al pregio di piatti e ingredienti si aggiunge il sostegno di grandi vini , la tavola è veramente l'espressione di una civiltà , di una cultura complete.
La cucina tradizionale Costigliolese è una cucina di "interni" : il fuoco del caminetto acceso , gli stampi di rame appesi alle pareti , gli utensili di legno appoggiati al piano lavoro , la bocca spalancata del forno con una leggerissima nebbiolina di vapore che aleggia nell'ambiente . Nella sala da pranzo il tavolo apparecchiato , le bottiglie di Barbera d'Asti già aperte ad aspettare di raggiungere la temperatura ambiente, la migliore,per poter degustare questo grande vino e assaporare tutto il suo bouche ....Il vino ,  Barbera d'Asti di Costigliole d'Asti non si accontenta di restare sulla tavola per accompagnare gustosi piatti della tradizione  o di essere bevuto in compagnia di amici . Importante , superbo, inimitabile, e da protagonista entra nelle pentole per poter esaltare secondi importanti della cucina Costigliolese . In un connubio con la carne bovina di Razza Piemontese , tipica di questa generosa terra,    nasce la VERA tradizione.  Con il Brasato al Barbera d'Asti  ,piatto tipico Costigliolese potrete fare letteralmente impazzire tutti i vostri sensi  : olfatto , vista  , gusto saranno elevati all'ennesima potenza..

copyright Caterina Vanacore ( autorizza gratuitamente l'uso all'interno di questo blo

venerdì 1 giugno 2012


I vigneti e i noccioleti di Bricco Lù.

Ai turisti che ogni giorno raggiungono questo territorio non può sfuggire il fatto di essere circondati , a 360 gradi da una moltitudine di vigneti e noccioleti , a vederli da Bricco Lù paiono ricami.
Bricco Lù è uno degli anfiteatri naturali più belli del Monferrato,balcone affacciato su geometrie perfette disegnate dalla sapiente mano di questa laboriosa gente. Scenari di immensa bellezza , queste colline, uniche maestose , regalano, stupiscono, catturano.......i colori del mutare delle stagioni ci entrano dentro , nel profondo e rimangono indelebili  nelle nostre emozioni e nei ricordi più belli.







La leggenda del Bricco Lù
Viveva, in un cascinale del Bricco Lù, uno sfortunato giovane
di nome Poldo, innamorato di Gentucca, bellissima fanciulla.
Quando la sua amata raggiunse l’età da marito, numerosi erano
i pretendenti.
Nell’incertezza il padre convocò tutti gli aspiranti alla mano
della figlia per la fiera di San Lorenzo dell’11 agosto, promettendola
in sposa a colui che si fosse presentato con la migliore
coppia di buoi.
Poldo era povero e non sapendo a chi chiedere aiuto, nella disperazione
invoca il diavolo e questi apparve.
Stretto il patto, Poldo si trova subito in mezzo alla fiera con la
più superba coppia di buoi aggiogati ad un rosso carro e fra le
mani un “pungolo d’oro”. Poldo sposò Gentucca e la portò nella
sua casa al Bricco Lu dimenticando il triste patto. Trascorso
un anno, nella notte di San Lorenzo il diavolo torna ad esigere
l’anima che Poldo gli aveva promesso.
Il silenzio della notte fu rotto da un boato ed una voragine
ingoia Poldo, i buoi stregati, il carro e il “pungolo d’oro”. Gentucca,
folle di dolore morì, ma il suo spirito non placato ritorna
sempre la notte di San Lorenzo a ricercare lo sposo rapitole
dal demonio.
The legend of the Bricco Lu
An unlucky young boy named Poldo used to live in a farmhouse
on the Bricco Lu (hilltop). He was deeply in love with Gentucca, a
beautiful girl. When his beloved had the right age to get married,
there were many admirers.
The doubtful father summoned all the claimants to the daughter’s
hand on the occasion of the Saint Lawrence’s festival in August,
and he promised her in marriage to the boy who would have shown
up with the best pair of oxen.
Since Poldo was poor and he didn’t know who to ask for help, he
invoked the devil out of desperation – and he actually appeared!
Once the deal was made, Poldo went to the festival showing the
most beautiful pair of oxen yoked up to a red cart and holding a
“golden goad” in his hands. Poldo married Gentucca and brought
her in his house on the Bricco Lu forgetting the sad deal he made
with the devil. One year later, the night of Saint Lawrence the
devil came back to demand Poldo’s soul.
The silence of the night was broken by a rumble and a chasm opened
swallowing up Poldo, the bewitched oxen, the cart and the
“golden goad”. Gentucca went crazy with sorrow and died, but the
night of Saint Lawrence her embittered spirit always comes back
looking for the groom who was brought away by the devil.











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